Qaundo si adotta un gattino:
- introduzione in casa e come manifesta un disagio
- esame feci (arricchimento+giardia): terapia antiparassitaria
- a 2 e 3 mesi piano vaccinale
- a 3 mesi eventuale microchip (legge regionale 18/2004)+vaccino antirabbica+passaporto (regolamento 576/2013)
- a 7-8 mesi castrazione o sterilizzazione con test FIV/Felv
- a 12 mesi ecocardiogramma per alcune razze
Per il gattino esiste una vaccinazione contro la rinotracheite virale, la calicivirosi e la gastroenterite virale, che la WSAVA raccomanda di praticare per la prima volta a 6-8 settimane di età e ripetere ogni 4 settimane fino al raggiungimento delle 16 settimane. Si praticherà come per il cane un richiamo annuale, e poi richiami ogni 3 anni per gatti a basso rischio di infezione, mentre per quelli ad alto rischio, per esempio quelli a cui è permesso l’accesso all’esterno, sarebbe auspicabile continuare i richiami con cadenza annuale.
In questi ultimi soggetti è caldamente raccomandabile anche la vaccinazione contro la leucemia virale, con richiami annuali o triennali a seconda del vaccino utilizzato.
Per la vaccinazione antirabbica anche al gattino si pratica la prima inoculazione ad almeno 3 mesi di età, ed è obbligatorio farla in caso di espatrio.
Esiste il rischio di effetti indesiderati dei vaccini: tra questi i più comuni sono febbre modesta e gonfiore, a volte con dolore, nel punto di inoculazione del vaccino, fino ad arrivare a reazioni più gravi come quelle di ipersensibilità immediata con shock anafilattico. Va precisato però che queste ultime sono decisamente inferiori per frequenza e gravità alla possibilità per un animale non vaccinato di contrarre la malattia, spesso mortale, per la quale si effettua la vaccinazione.